Si riparte da dove avevamo finito, con una trasferta nel Lazio. Da qui inizia la tanto agognata serie D, con il Livorno che è atteso dal Flaminia, sul campo di Civita Castellana.
Giornata caldissima di fine estate, in uno stadio di paese, dove i cancelli si aprono alle 14:30 e l’ingresso per gli ospiti è ubicato dentro un parco pubblico, dove i vecchietti giocano a carte e le mamme frescheggiano coi bimbi nel passeggino.
L’accoglienza è super tranquilla, nessuna trappola, pochissime forze dell’ordine ed un’occasione mancata per i gestori dell’impianto, visto il limitato numero di biglietti dato in dotazione ai tifosi amaranto (neanche 250 tagliandi). Non c’è neanche un barroccio con acqua e birra per dissetarsi e per non morire disidratati, dobbiamo fare la spola verso il bar lato tribuna che ospita i tifosi locali, piuttosto calmi e taciturni.
Alle 15:00 squadre in campo, col Livorno che parte subito in emergenza per via delle numerose assenze, specialmente in attacco. Amaranto che si schierano quindi col portierino Fogli fra i pali, il trio Giuliani-Giampà-Fancelli in difesa, Luci e Cretella centrali in mediana e Pecchia e Lucarelli rispettivamente sulle fasce destra e sinistra. In avanti i soli Neri e Rodriguez, supportati da Maresca sulla trequarti.
Fase iniziale del primo tempo molto equilibrata, con il Livorno che si mangia almeno due goal (di cui uno veramente clamoroso) con Rodriguez, che in settimana praticamente non si è allenato, per un problema ad un dito del piede, ma con la squadra laziale che riparte sempre molto pericolosamente.
Calo vistoso dell’undici di mister Collacchioni nella seconda parte della prima frazione. Dal trentesimo circa, il pallino del gioco passa ai rossoblù, che in un paio di occasioni rocambolesche, spaventano Fogli, autore di una prova senza sbavature. Il Flaminia è squadra rognosa, aspetta e riparte soprattutto con il 10 e l’11, due clienti per niente facili per la retroguardia livornese e soffriamo veramente tanto in fase difensiva.
Il mister però nell’intervallo cambia le carte in tavola: fuori un confusionario Maresca ed un impreciso Lucarelli, dentro Ivani e Karkalis che si prendono le fasce, con Pecchia spostato al centro. Ci vogliono 10 minuti di assestamento, con altri grossi rischi per Fogli, soprattutto in pericolose mischie, ma poi il Livorno cambia marcia e faccia.
Prima sfiora il gol con il solito Rodriguez e poi, dopo diverse azioni caparbie ed insistite, a dieci minuti dal termine trova un rigore sacrosanto, concesso per l’atterramento di Neri in piena area.
È Frati che si incarica della battuta e per un attimo ripiombiamo nell’incubo Pomezia: tiro lento e centrale che il portiere respinge. Per fortuna la palla torna proprio sui piedi del nostro numero 18, che ribadisce in rete il più facile dei tap in. Il settore amaranto esplode e si prepara a supportare i ragazzi negli ultimi minuti.
L’allenatore del Flaminia sposta il numero 11 sul lato di Ivani (in grossa difficoltà) e Collacchioni fa una cosa che sui campi di calcio si vede quasi mai: fuori il bimbo entrato appena 35 minuti prima e dentro Bruno, in marcatura sull’ala sinistra.
Un paio di brividi su calcio d’angolo, un po’ di tensione per l’ulteriore minuto di recupero oltre ai 5 già concessi dall’arbitro, ma la difesa regge tutto sommato senza affanni e i tre punti prendono la via di Livorno.
Vinciamo una partita sporca, su un campo brutto, contro una buona squadra di categoria. Pochi lustrini, nessuna concessione allo spettacolo, ma oggi più che mai contava vincere e basta, per un milione di motivi.
Dare fiducia all’ambiente, far tacere i detrattori sempre pronti a sparare cannonate su calciatori e società, fare lavorare in serenità gli uomini di mercato per completare degnamente la rosa.
Benissimo Luci e Neri, Cretella può crescere tantissimo, ottimo il terzetto difensivo, bene anche Fogli. Un plauso al mister che ha aiutato concretamente i suoi ragazzi, scegliendo soluzioni alternative senza perdere mai la lucidità. Bravo davvero.
Per quel che riguarda i 250 che hanno colorato il settore ospiti niente da dire: rumorosi e cazzuti come sempre, una certezza granitica.
Andiamo avanti, consapevoli che il tempo gioca a nostro favore. Siamo solo all’inizio, ma pronti a dare battaglia, tutti uniti.
P.S. Purtroppo dobbiamo fare una segnalazione riguardo la diretta della partita da parte di TeleGranducato: tantissimi utenti del Forum (ma anche esterni) si sono lamentati del fatto che sono stati impossibilitati nel seguire la partita.
Sul canale 15 del digitale infatti la trasmissione è stata perfetta, mentre invece lo streaming ha fallito miseramente e ci sono tantissime persone che hanno dovuto ripiegare sulla radiocronaca.
Ci sono molti tifosi amaranto che abitano fuori città, se non addirittura fuori dai confini nazionali, che oggi sono rimasti delusi per non aver potuto assistere alla partita del nostro Livorno e onestamente, con i mezzi tecnologici odierni, sembra impossibile che non si riesca a fare una diretta streaming senza problemi.
Sappiamo che sia Tele Granducato che la società amaranto sono molto sensibili a ciò che riguarda il tifo amaranto, quindi auspichiamo che il tutto possa essere risolto per la prossima trasferta del Livorno.