Pomezia – US Livorno 2-1 (7-5 dcr)

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Ultimo atto della stagione più masochista della storia calcistica livornese. Alla sofferenza ci siamo abituati eppure i nostri riescono ancora a stupirci inventandosi sempre nuovi modi per perdere. Originali.

Pulidori 6,5
Sul gol del 2 a 0, se stoppate il video al momento dell’uscita, potete notare che a un certo punto assume la postura di una siuski a regola d’arte. Ma invece di affondare è proprio lui a tenerci a galla fino ai rigori, dove, tra l’altro ne para due.

Palmiero 2
Se gli vanno via da tutte le parti su quella fascia non è colpa sua, ma di chi lo mette in campo. Anche perché è così da mesi. Al ragazzo non mi sento di dirgli nulla tranne che su indeed.com cercano un tirocinante in digital marketing. Il candidato ideale deve possedere una mentalità analitica ed essere in grado di lavorare per obiettivi in un team. Portagli il curriculum. Magari però, per quella storia degli obiettivi in un team, sarebbe meglio omettere la tua ultima occupazione.

Giampà 5
Partecipa attivamente alla prima maxi rissa della partita dove si prende un giallo solo per trovarsi nei paraggi di un paio di tagliagole del Pomezia. Imbizzarrito come un cavallo vicino al fuoco, comincia a nitrire e scalciare dalla paura finché il mister non lo toglie per sicurezza.

Dal 46′ Ghinassi 5
A inizio stagione non c’erano molte possibilità che quest’uomo si sarebbe ritrovato a fine giugno in un paesello del Lazio a tirare il calcio di rigore decisivo della nostra stagione, ma la vita si sa è imprevedibile. Invece era molto più prevedibile che lo sbagliasse, il rigore.

Russo 4,5
Da quando sono salite le temperature le sue prestazioni sono calate di brutto. C’era da aspettarselo da uno abituato al clima rigido di Mosca. Il suo errore principale è quello di essersi beccato l’espulsione dopo la fuga del suo diretto avversario, il suo merito quello di averlo steso fuori dall’area di rigore.

Giuliani 5
Terzino, centrale, all’occorrenza anche imbianchino o manovale. Se vi serve un lavoro veloce e fatto male è l’ideale, costa pure poco. Pensateci.

Dal 56′ Petronelli 4
Dovrebbe spaccare la partita e invece spacca le infradito sul calcio di rigore, procurandosi una probabile frattura dell’alluce. Capisco che ti sei ambientato bene a Livorno, ma almeno per il penalty gli scarpini te li potevi mettere.

Gargiulo 4
Con la squadra avversaria in 10 per quasi 90′ non si sposta mai dalla sua mattonella e non propone mai niente all’infuori di passaggi orizzontali oppure verticalizzazioni per i raccattapalle. La rima mi viene facile ma adesso che è finita spero davvero che tu segua il tuo destino. Che poi è lo stesso di Baglioni e di Randazzo.

Apolloni 5
Spreca malamente davanti al portiere, poi si procura un rigore che probabilmente ha visto solo l’arbitro. Coinvolto anche lui nelle profonde riflessioni scaturite da quel salotto di intellettuali che è il Pomezia Calcio, viene sostituito prima che possa esporre la sua tesi sull’ordine mondiale.

Dal 54′ Gelsi 6
Doveva fare il trequartista ma per una strana combinazione di moduli, espulsioni e incomprensioni si ritrova terzino. Tira il rigore con la freddezza di un Lipperlì al limone appena tirato fuori dal freezer.

Pecchia 5,5
Praticamente il nostro giocatore più veloce è stato un tempo in mezzo al campo, mentre ci asfaltavano sulla fascia. Quando infine viene schierato sulla corsia di destra ne avevamo già presi due e il riso era cotto a puntino.

Frati 5,5
Per ottenere il perdono dell’abate di Montenero dopo i moccoli che gli sono usciti dalla bocca in seguito alla traversa colpita sarà costretto a percorrere per un mese il cammino di Santiago con un cilicio applicato alla coscia. In bocca al lupo.

Torromino 4
Cross sbagliati: tutti.
Tiri: uno. Con pallone ritrovato a Ladispoli.
Smette di correre verso l’ora di gioco. Una volta in panchina riprende le sue attività imprenditoriali nel settore della coltivazione della cannabis legale comprando un negozio chiamato Zia Maria. Non mi faresti passare l’incazzatura nemmeno se me ne regalassi una tonnellata.

Vantaggiato 3
Oltre ad essere la cosa più lontana che esista dalla velocità, non riesce neanche più a fare quella specie di corsetta lenta a cui ci aveva abituato. Alla deriva per 120 minuti, resta in campo solo per battere il primo rigore della serie. Che tira esattamente allo stesso modo di quello che aveva sbagliato col Tau. Almeno adesso che è finita potrà finalmente realizzare il suo sogno e aprire una norcineria.

Dal’ 81′ Ferretti 5,5
Gli capita una buona occasione che sceglie di sprecare esibendosi in una mezza rovesciata degna del peggior Braken.

Mr. Angelini 2
Sin dal suo arrivo ha dato prova di essere all’altezza masochistica della situazione, riuscendo ad arrivare terzo su tre nel mini girone dei playoff, per poi protrarre la sofferenza fino ai rigori a oltranza negli spareggi nazionali dopo quasi 90’ minuti con l’uomo in più. Il tutto continuando a compiere sempre gli stessi errori di formazione. Adesso puoi tornare in Romagna e mettere Palmiero terzino accanto ai nani del giardino di casa.

Nella foto: il nano da giardino per la casa di Angelini, omaggio di Masochismo Amaranto.