Era destino che aspettassimo 20 partite per vedere il Livorno finalmente schiantare l’avversario, sia sul piano del gioco che sul piano atletico.
È capitato al momento giusto, allo stadio Armando Picchi, in una mite serata di marzo, contro la nostra inseguitrice più agguerrita, quella Cuoiopelli che all’andata riuscì a pareggiare per ben due volte in 9 contro 11, facendoci masticare amaro, amarissimo.
Il primo tempo è terminato a reti bianche, ma poteva chiudersi con la squadra amaranto in vantaggio di un paio di gol, visto che sono state almeno tre le occasioni limpide non sfruttate (clamoroso il rigore in movimento calciato in curva da Vantaggiato).
Il secondo tempo ha sancito il divario tecnico e atletico tra le due squadre, con il Livorno che ha iniziato a premere e a stringere d’assedio la Cuoiopelli sin da subito, rinchiudendola nella propria area di rigore.
Ed alla fine la rete è arrivata, grazie ad un bel fendente di Torromino, stasera inarrestabile ed arrembante sulla fascia sinistra per tutti i 90 minuti.
Poi gli amaranto hanno arretrato di venti metri il baricentro per difendersi più ordinatamente e rischiare il meno possibile ed in effetti gli avversari hanno prodotto poco o nulla, non impensierendo mai Mazzoni.
Questo assetto ha inoltre permesso di imbastire un paio di ripartenze in contropiede veloci e pericolose e su una di queste, la palla è arrivata al Toro di Brindisi, che ha fatto una trentina di metri palla al piede, per poi scaricare in porta la palla del definitivo 2 a 0.
Non c’è molto altro da dire, se non che appare chiaro il cambio di marcia rispetto alla precedente gestione tecnica: adesso i calciatori agli ordini di mister Angelini sanno sempre cosa fare, individuano al meglio le posizioni da occupare in campo e soprattutto si vede un’idea di gioco precisa ed efficace.
In campo sono scesi quasi gli stessi undici di domenica scorsa, col solo Petronelli largo a destra a sostituire Pecchia. Per il resto difesa e centrocampo immutati, nel segno di quella continuità che anche i tifosi hanno sempre chiesto a gran voce in tempi non sospetti.
Molto bene la fascia sinistra, ottimi i centrali di difesa, menzione d’onore per Luci che è riuscito finalmente ad essere fulcro della manovra, smistando molti palloni di qualità.
Ancora qualche dubbio su Bellazzini, che comunque rispetto al passato anche recente, non appare più come un elemento estraneo alla manovra, seppur non sia ancora quello visto e ammirato nel precampionato.
Partecipazione molto buona da parte del pubblico livornese, considerando anche il turno infrasettimanale, tanti giovani in curva che ci fanno sperare nel futuro del calcio e del tifo a Livorno.
Ora il girone è quasi in ghiaccio, abbiamo 10 punti proprio sulla Cuoiopelli battuta questa sera e 9 sul San Miniato Basso, avversario di domenica prossima.
Dobbiamo cercare di chiudere subito i conti, in modo da avere un mese intero per poter preparare al meglio il triangolare che andremo ad affrontare con le prime degli altri due gironi e che sancirà le due promosse dirette in serie D.
Da domani tutti a fare il biglietto per Pontedera. Mettiamo in chiaro che la stagione dei regali è finita. Ora si fa sul serio.
Alè Unione.