Tocchiamo il punto più basso della stagione (e forse anche della storia) perdendo con il San Miniato Basso. Ma la domanda è: come riusciremo a toccare quello più alto se non possiamo giocare con il San Miniato Alto?
Pulidori 6
Prima di scendere in campo Mazzoni lo motiva alla sua maniera promettendogli di bruciargli la macchina in caso di nuove cappellate stile quella col Perignano. Il ragazzo alla sua auto ci tiene e para tutto, ma alla fine prende due gol in fotocopia su calcio d’angolo in cui un’uscita non ci sarebbe stata male. Forse l’auto è salva, ma il rischio di trovare un paio di gomme squartate non è ancora scongiurato.
Franzoni 5,5
Dopo l’ultima prestazione ignominiosa si è iscritto in settimana a un corso di training autogeno sulla gestione dello stress e dell’ansia da prestazione. Il primo tempo regge, ma poi nella ripresa torna a vedere i fantasmi. Vabbè, è normale, hai seguito solo tre lezioni.
Milianti 4
In settimana il mister lo aveva promosso titolare sostenendo che nel reparto difensivo ci voleva uno con la barba come la sua perché, come è noto, la barba trasmette sicurezza e fiducia negli occhi di chi la osserva. Anche Charles Manson aveva una barba così, ma il senso di sicurezza non è la prima cosa che ti viene in mente quando guardi una sua foto. Deepfake.
Ghinassi 4
Il mister ha buttato giù dalla torre l’altro centrale ma, per non essere da meno anche lui, prima sbuccia un pallone clamoroso e poi si perde tutte le marcature sui corner, contribuendo in maniera significativa al peggioramento delle crepe in difesa ma anche di quelle presenti in tutto lo stadio grazie ai moccoli che ci hai fatto tirare.
Pecchia 5,5
Sulla fascia è fuori luogo come un ronzino scalcinato in una competizione olimpionica di dressage. Sarà poco elegante, ma comunque non è la cosa più brutta vista oggi.
Gargiulo 4,5
Nel giro di un mese è passato da “segno così ci si leva di ‘ulo” a “si perde e mi levo di ‘ulo.” Sempre fuori dal gioco, a fine partita fa una sosta di undici secondi netti sotto la Nord e poi sparisce negli spogliatoi. Forse ti stai lasciando influenzare troppo dal cognome.
Gelsi 5
Prende una traversa su punizione e decide che per oggi basta anche così.
Dal 74′ Frati 6
Il ragazzo è volenteroso e pur di essere in campo smonta due ore prima dal suo lavoro di frataio in Piazza Cavallotti e senza nemmeno passare da casa si siede in panchina. Per non sentire più la puzza di fritto di cui è intriso fino alle ossa il mister lo butta in campo quando ormai la frittata è fatta. O era un bombolone?
Nunzi 4,5
Sarebbe anche uno dei più vivi ma in questo ruzzino bastardo se ti divori un gol così non è che poi ti possiamo dare la sufficienza.
Dal 60′ Durante 5
Il mister lo butta dentro sperando nel solito golletto della provvidenza del nostro biondino, ma anche la provvidenza, alla lunga, si rompe i coglioni e questa volta non succede niente.
Apolloni 5
Mi sembra che attorno a lui si siano create delle aspettative un tantino esagerate. Scatta, dribbla, smista, corre, picchia, serve, tira, però alla fine il suo tabellino personale alla voce reti e assist dice zero.
Giuliani 5,5
Frequenta la fascia sinistra con la flemma di un sedicenne al centro commerciale. Saluta gli amici, batte le fie, si beve un estathé al bar, guarda due vetrine, poi alla fine un po’ annoiato torna a casa senza aver concluso niente. Parco del Levante.
Ferretti 5
Meriterebbe un voto più basso ma la fascetta sulla fronte e il reggiseno sotto la maglietta me lo fanno stare troppo simpatico. E comunque se lì davanti è più solo di un vegano alla sagra del cinghiale non è colpa sua.
Dal 60′ Torromino 5
Senza il suo compagno di merende Vantaggiato anche lui soffre di solitudine. Dopo essersi dato malato la settimana scorsa corrompendo un fisioterapista e un medico della mutua, stavolta gli tocca scendere in campo per mezz’ora. Sono già finiti i bei tempi dove risolvevi la partita da solo?
Mr.Buglio 2
Osserva il match con la stessa partecipazione e capacità di intervento dei pensionati che guardano i cantieri. Mancano solo le braccia dietro la schiena e la coppola in testa e poi ci siamo. Nelle interviste post partita dichiara: “Ai miei tempi non si giocava mica così.” Umarell.
Nella foto: Mister Buglio a bordo campo durante le fasi del gioco.