Cuoiopelli – US Livorno 3-3

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Altissima prova di fedeltà ai princìpi del masochismo dei nostri che si fanno rimontare due volte pur giocando in doppia superiorità numerica. Accidenti a questo campionato infestato da pisani dove contro di noi giocano tutti alla morte.

Mazzoni 5
Scende in campo col pile del Decathlon preso ieri in offerta a 7.99 immaginando un tranquillo pomeriggio da disoccupato e invece gli tocca evocare gli antenati di Giampà e Ghinassi fino alla settima generazione imparentati con una smisurata serie di personaggi biblici. Deve ritrovare la forma, ma il vizio di non uscire sulle palle alte ce l’ha sempre avuto.

Giampà 5
Più che a calcio sembra giocare a wrestling. Tra prese aeree che farebbero invidia a Rey Mysterio e megainsulti all’attaccante livornese ma pisano dentro del Cuoiopelli gioca l’intera partita sul filo dell’espulsione. Che ansia.

Ghinassi 4,5
Ha perso più marcature oggi di tutti gli accendini che ho dimenticato in vita mia. Il gol in mischia è probabilmente l’unica cosa buona che riesce a combinare. Alle sue spalle la mitragliatrice di moccoli di Mazzoni pronta a far fuoco su di lui, a destra le offese dei pellai, a sinistra quelle dei nostri tifosi, forse non è abituato a giocare con tutta questa pressione addosso.

Franzoni 4,5
Sul terzo gol si fa saltare e risaltare peggio di un bimbo degli allievi contro Cristiano Ronaldo. Intimorito per tutta la gara.

Fontana 5
Il nostro Federico si sentiva più a suo agio in passerella durante le sfilate di intimo quando ancora si chiamava Federica. Eri pure una bella fia, ma chi te l’ha fatto fa’?

Gelsi 5,5
Si presenta sbagliando un passaggio da una distanza di venti centimetri dal compagno. Poi viene inghiottito da quella specie di autoscontro che è il centrocampo e ne esce con le ossa tutte rotte.

Gargiulo 5,5
Lo chiamano il geometra e infatti gioca con il ritmo lento di un impiegato comunale il venerdì pomeriggio. Ogni tanto spara un lancio di 40 metri solo per far vedere che esiste ancora, poi torna a sbadigliare dietro il computer.

Pecchia 6
Quando si mette a correre sulla fascia con la testa incassata nelle spalle e lo sguardo basso è veramente brutto a vedersi. Però se qualcuno gli spiegasse che il senso del cross è quello di passarla a un tuo compagno e non al portiere, avrebbe pure il suo perché.

Apolloni 6,5
Pronti via e attenta alla vita del guardalinee con un missile terra aria che finisce in rimessa laterale. Dopo ingrana la marcia più alta ma in quella selva scivolosa di pisani incattiviti puzzosi di cuoio e di concime ci vorrebbe il 4×4.

Dal 63’ Durante 7
Entra e al primo pallone utile la butta dentro. Poi sfiora la doppietta, risultando il miglior cambio della squadra. Ahimé è pure l’unico.

Giuliani 6
Fa un cross buono. Il resto è tutto un saliscendi senza arrivare mai da nessuna parte. Disperso.

Ferretti 6,5
Segna il rigore con una mina ignorantissima sotto la traversa. Con Vantaggiato squalificato per mille giornate, Torromino che si è dato latitante per solidarietà nei confronti del Toro, Bellazzini con la caviglia sbriciolata e Frati che si è messo a vendere frati in Piazza Cavallotti, lì davanti è ancora più solo del solito. Ed è pure l’unico attaccante sano che c’è rimasto. Tranquilli, lo sto scrivendo con una mano stretta sui coglioni.

Mr. Buglio 4
La sua filosofia di gioco è basata sulla sofferenza. Per questo lo abbiamo preso. In nove contro undici subiamo più tiri di quando il Cuoiopelli aveva ancora tutti gli uomini in campo. Difesa che fa acqua da tutte le parti, centrocampo che non filtra, attacco sfiorito ed eccessivamente potato dagli infortuni. Forse più che un bravo allenatore ci servirebbe un bravo giardiniere.

Nella foto: la perplessità di Giampà dopo il fischio finale.