Un campo senza le righe, un fallo ogni venti secondi, quindici minuti di gioco effettivi e la voce dello speaker dello stadio rubata a quella dell’Arrotino. Eccellenza allo stato brado.
Pulidori 2
Sulla punizione dell’uno a zero stava ancora osservando il traffico della rotatoria alle sue spalle. Nel secondo tempo rinvia coi piedi ottanta palloni contro la panchina del Perignano. Con le braccia riesce a fare pure di peggio, lanciando il pallone direttamente nella sua porta. Per evitare l’autogol si fa buttare fuori stendendo Scialpi, cantante, attore e personaggio televisivo prestato al calcio perignanese solo per l’occasione. A proposito ringraziamo tutti i suoi piedi da tornitore per il rigore tirato in Paraguay. Masochisti del match. Lui e Scialpi.
Fontana 5
Da quando si è rotto Milianti tocca alla nostra Federica impostare il gioco col megalancione della speranza verso Torromino. Eri meglio quando facevi i calendari.
Ghinassi 7
Se ci portiamo via un punto è in gran parte merito suo (oltre che di Scialpi). Gran gol di testa su punizione. Nel finale guida la resistenza del fortino in 9 contro 11. Alamo.
Giampà 6,5
Quando capisce che oggi il pallone era solo una scusa per rovinarsi dai gollettoni si cala nella parte assestando un paio di gomitate lì dove fa più male. Livido amaranto.
Franzoni 5
Non spinge, sbaglia un casino di passaggi e non partecipa nemmeno a una rissa. Porcinizzazione quasi completata.
Pecchia 4,5
Ammonito dopo dieci minuti, continua a colpire qualsiasi cosa a portata delle sue gambe finché al 25′ il mister non lo fa uscire prima che ci pensi l’arbitro. Serial killer.
Dal 25′ Nunzi 6
Appena entra viene bullizzato da un paio di tagliole avversarie che vogliono il numero di sua madre. Lui, da brava matricola, si prende spintonate, insulti, sputi e mani nel viso senza rivelare neanche una cifra. Maestro zen.
Gargiulo 5
Il centrocampo è una zona che non interessa al mister e lui resta inutilizzato per tutta la partita. Sprecato.
Bellazzini 6
Il nostro latte di soia viene sempre schierato troppo lontano dalle punte e si ritrova impigliato in risse di basso livello. Si merita di più.
Torromino 5,5
Sessantadue fuorigioco, quarantotto kitemmuort al guardalinee, ma anche un assist al bacio che Ferretti spreca malamente e un quasi gol nel finale con un missile che incrina tre costole del portiere avversario. La solitudine di Hulk.
Vantaggiato 4,5
Il Toro vede rosso e già dopo venti secondi di gioco ingaggia un duello verbale infinito con l’arbitro che prosegue fino al secondo tempo grazie alla consultazione del Grande Libro degli Insulti e delle Bestemmie (a cura di Luca Mazzoni, edizioni Borgo Cappuccini, 2016.) Nel finale l’arbitro (becco) si vendica buttandolo fuori per un fallo discutibile.
Ferretti 4,5
Pronti via e sbaglia un gol a porta vuota. Sarà anche l’ultima volta che vedrà arrivare il pallone dalle sue parti.
Gelsi 10
Passa trenta minuti a bordocampo pronto per entrare, ma sul rettangolo di gioco nel frattempo succede qualsiasi cosa e tutti si dimenticano di lui. Il mister si ricorda della sostituzione solo dopo il rigore sbagliato dal Perignano. Entra, ormai ghiaccissimo, al novantesimo. Eroe silenzioso.
Buglio 4,5
In due mesi di allenamenti è riuscito a creare un complesso sistema di gioco chiamato palla lunga a Torromino e pedalare. Adesso però direi che è arrivata l’ora di coinvolgere anche qualcun altro della squadra.
Nella foto: lo sguardo concentrato di Scialpi prima del calcio di rigore.