Compattezza e fiducia

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Dopo le prime uscite della compagine labronica si sono spese paginate di elogio a questo o quel giocatore, fiumane di articoli riguardanti i retroscena più insondabili.

Insomma, tutti sono eccitati da questa nuova esperienza e ballano contenti sopra gli avversari passati e addirittura futuri, convinti della vittoria.

Un pensiero parassitario, una sensazione sinistra però alberga nel tifoso livornese, qualcosa che tutto il ritrovato eccitamento prova a ricacciare in fondo alla propria conoscenza.

Un virus pisano che lavora nell’ombra per cercare di rovinare il fegato ebbro di ponci a vela del malcapitato compagno. Lavora silenzioso per giorni, fintanto che il Sig. Ghinelli di Roma non fischia la fine del primo tempo di Armando Picchi – US Livorno.

A quel punto il virus si scatena, facendo leva su un’infezione incancrenita da 20 anni di passate stagioni; il sangue pompa velocemente ed il cervello si surriscalda e succede l’inevitabile.

Sgorgano i primi “che cazzo fai” all’indirizzo dei nostri giocatori, piovono insulti, si insinuano dubbi sulle capacità di questo o quello. Il parafulmine per eccellenza ovviamente è l’allenatore, reo di aver sbagliato la formazione, di aver messo troppi attaccanti, di averne messi troppo pochi.

Nel secondo tempo succede che il Livorno ribalta il risultato da 0-2 a 4-2, con i quattro gol nostri segnati dai due giocatori fuori categoria di questa squadra, ma nel dopopartita si riscontrano comunque mugugni e malumori.

E’ bene quindi chiarire alcuni aspetti:

  • l’allenatore ha a disposizione una rosa totalmente nuova e ci sta lavorando da poco più di un mese e la forma fisica migliore ancora è lontana;
  • abbiamo vinto tutte e 3 le partite di campionato e siamo ancora in gioco per la competizione della Coppa Italia di categoria (con altre 2 vittorie su 2 incontri disputati);
  • abbiamo in rosa diversi giocatori di livello superiore e un paio di questi sono stratosferici.

Dopo anni di inedia, bisogna RE-imparare ad amare il Livorno ed avere soprattutto un po’ di pazienza, perché questi ragazzi se lo meritano.

I tempi dei mugugni sono finiti, adesso è il momento di sventolare le bandiere.

Ovviamente solo dopo aver bevuto diversi ponci, unico rimedio per stroncare sul nascere il virus pisano!!

Forza Livorno