Abbiamo appena finito di vivere una settimana convulsa, una corsa contro il tempo per dare un futuro al Livorno, ma adesso, a bocce ferme, possiamo trarre le prime conclusioni.
Le buone notizie che hanno messo tutti d’accordo sono che il Livorno (quasi sicuramente l’Unione Sportiva Livorno) sarà iscritto in sovrannumero al Campionato di Eccellenza, scongiurando così una ripartenza dalle serie più infime; e che sembra ormai ad un passo la fine dell’AS Livorno, che da tempo ormai è solo una scatola piena di debiti, tenuta in vita come uno zombie da personaggi di cui ormai ci stanchiamo solo a pensarci.
Poi ovviamente, considerando anche che siamo a Livorno, che 22 anni di Spinelli avrebbero diviso e avvelenato chiunque, che con questa pandemia purtroppo le cose ormai si possono seguire solo virtualmente sulla rete, ci sono stati dei contrasti in seno alla tifoseria, soprattutto per quanto riguarda il percorso seguito.
Non facciamo mistero ad esempio che a livello di Forum, essendo a stretto contatto con Livorno Popolare ormai da sei mesi, ci sia stata una forte delusione dovuta al fatto che l’idea dell’azionariato sia tramontata, specie perchè è nostra opinione che pur non condivendo le linee specifiche, un calcio “dal basso” è un’idea che accomuna anche coloro che si sono allontanati, subito o col passare dei mesi, dal progetto portato avanti da Marco Bruciati e i suoi collaboratori.
Un’altra cosa che ha creato perplessità nella maggioranza dei nostri iscritti è il nome di colui che è stato scelto per rilanciare la neonata US Livorno: Paolo Toccafondi.
Qui al di là della diversa visione di calcio, innovativa o nel solco della tradizione, quello che ha diviso ed acceso gli animi è stato il passato del nostro nuovo Patron, perchè chiunque segua anche distrattamente il calcio toscano, sa che se dici Toccafondi dici AC Prato.
O meglio…dicevi, perchè questa primavera si è chiusa una storia lunga 42 anni, che ha visto in plancia di comando della compagine pratese prima il padre Andrea e poi per l’appunto il figlio Paolo.
I rapporti con la tifoseria dei lanieri, ma anche con le istituzioni cittadine pratesi non sono stati idilliaci, per usare un eufemismo, specialmente negli ultimi tempi.
Inoltre la longevità della presidenza e questa gestione padre-figlio, senza dover avere la fantasia di Roberto Baggio, ha fatto scaturire un paragone che non c’è nemmeno bisogno di spiegare a chi legge, per non insultare la sua intelligenza.
Però non sarebbe onesto neanche ignorare che la bilancia di piatti ne ha sempre due e nel nostro caso, il contrappeso non è affatto da sottovalutare, anzi.
Il primo aspetto da considerare è che a questa transizione hanno lavorato persone al di sopra di ogni sospetto.
Primo fra tutti c’è il Sindaco Luca Salvetti, di cui siamo stati i primi tifosi in tempi non sospetti. Poi Roberto Tancredi e Osvaldo Jaconi, su cui ognuno di noi livornesi potrebbe mettere la mano sul fuoco. E ancora Cristiano Lucarelli, che volenti o nolenti, si è speso in prima persona e come garante della livornesità, credo abbia pochi rivali.
Per ultima la curva e i suoi rappresentanti, che nonostante tutte le considerazioni che si possano fare, rappresenta sempre e comunque la tifoseria come nessun altro può fare.
Oltre a questo, sottoliniamo che si è lavorato in tempi strettissimi e che la solidità economica di Toccafondi è un altro aspetto che lo accumuna a … quello lì … quello del paragone di prima.
In conclusione per la prima volta da quando è nato questo spazio, al di là di considerazioni finali che sarebbero solo personali e non rappresenterebbero il comune sentire del Forum, non abbiamo una linea condivisa predominante. Ma la bellezza a volte sta proprio in questo, sai che rottura di coglioni se fossimo sempre in sintonia su tutto!
E poi forse qualcosa che mette tutti d’accordo, almeno nella nostra comunità c’è anche in questo caso: sono sicuro che NESSUNO di noi parteciperà alla solita pantomima del leccare il culo al nuovo padrone, dopo aver smesso ieri, di leccarlo al vecchio.
FORZA LIVORNO SEMPRE!