Dopo l’annuncio a reti unificate della fine della Dittatura Spinelliana, chi segue costantemente le vicende amaranto, come noi di Alè Livorno, sa che ci stiamo finalmente proiettando nel futuro nonostante l’incertezza, ma purtroppo ombre del passato più o meno recente, continuano ad allungarsi su di noi.
Sulla scena odierna abbiamo individuato tre personaggi, sperando che alla fine il primo l’abbia vinta sugli altri due.
Iniziamo dal “Buono”, il Sindaco Salvetti. Dopo aver fatto una conferenza con tanto di megafono in piazza Civica, aver revocato lo stadio all’AS Livorno Calcio, atteso con pazienza l’esclusione dalla serie D, si è ulteriormente esposto con una conferenza stampa in cui ha annunciato due cose importanti.
La prima è che ha istituito una commissione per valutare eventuali progetti societari e sportivi proposti da imprenditori affidabili. Di questa commissione, oltre allo stesso primo cittadino, faranno parte anche Osvaldo “Vozd” Jaconi e Roberto Tancredi, due personaggi che a queste latitudini non hanno certo bisogno di presentazioni.
La seconda è che attenderà fino alla metà della prossima settimana per ricevere tali proposte e che nel frattempo non verrà svelato alcun nome dei partecipanti, in attesa inoltre di capire in quale categoria il nuovo Livorno potrebbe giocare (si parla di Serie D o più probabilmente di Eccellenza).
Passiamo ora al “Brutto”, il Liquidator Gherlone. Questo signore sembra attaccato con le unghie e con i denti al Livorno, non si riesce a scrollarcelo di dosso neanche dopo che, pur di provare ad iscriverlo alla Serie D, ha presentato una domanda senza i requisiti fondamentali, come campo da gioco e pagamento dei vari debiti arretrati, facendoci escludere dal campionato.
Ovviamente tutto questo non ha stupito nessuno, vista l’assenza di credibilità manifestata fino ad oggi da questo figuro e dalla sua cialtronesca combriccola. Meraviglia invece la totale assenza di vergogna con la quale pare stia lavorando per ripiegare sull’iscrizione al campionato di Promozione.
Ci domandiamo: Gherlone non è il liquidatore che dovrebbe portare i libri in tribunale? Ma come si può continuare ad ignorare la volontà di un’intera città che non vuole avere più niente a che fare con questi personaggi?
Infine, rullo di tamburi, veniamo al “Cattivo”: Aldo Spinelli. “Mr. 9%” ci regala l’ennesima perla con il suo fare arrogante e sprezzante, non capacitandosi di come il Livorno possa essere stato escluso dal campionato, vagheggiando di presunti tesori nascosti nelle casse societarie e di terreni incolti e abbandonati, spacciati come centro sportivo.
Ma del resto la mistificazione è sempre stata la sua arma vincente, sarebbe pretendere troppo ci fosse una seria assunzione di responsabilità proprio ora che finalmente esce dalla nostra storia.
Da un lato quindi un Sindaco calmo e pacato, che lavora dietro le quinte in collaborazione con la Lega (Gravina) e con qualche imprenditore seriamente interessato (altrimenti perché dire “non faccio nomi”?).
Dall’altro invece, questa ciurma ridicola che cola a picco e non può permettersi che la società finalmente fallisca e trovi una giusta morte, probabilmente perchè l’armadio è saturo di scheletri.
Un liquidatore che gioca a fare il general manager dei poveri ed un ex presidente che sproloquia per far guardare il dito così che nessuno si accorga della luna, entrambi contando sul pressappochismo e sulla superficialità di chi avrebbe il dovere di far rispettare i regolamenti nel mondo del calcio. Ma noi siamo umili e ci accontentiamo di vederli sparire dai nostri radar.
Signori soci, che i terreni di Fauglia vi siano lievi.